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Studi

Oggi si hanno a disposizione un gran numero di studi che documentano l’effetto diretto o indiretto dei campi magnetici sulla salute e/o sul benessere degli esseri umani e degli animali. Di seguito è possibile consultare una breve selezione di nuovi studi

Studio sugli effetti della terapia con campo elettromagnetico per il trattamento di artrite reumatoide in riferimento al raggruppamento sierologico

Autoren:
K. S. Ganguly, A. K. Sarkar, A. K. Datta, A. Rakshit

Rivista: J Indian Med. Assoc. 96 (9); 272-5 (1998)

L’applicazione di PEMF comporta il miglioramento della circolazione vascolare con eliminazione dell’acido lattico ecc., e l’incremento sia della pressione dell’ossigeno sia del contenuto di ATP nel tessuto; ne consegue, pertanto, l’eliminazione dei fattori responsabili per i dolori e il gonfiore.

I campi magnetici pulsanti migliorano l’attività degli osteoblasti durante la rigenerazione di un difetto osseo sperimentale

Autoren:
V. Cane, P. Botti and S. Soana

Rivista: Journal of Orthopaedic Research; 11:664-670 (1993)

I risultati provvisori ottenuti, testimoniano non solo che la PEMF a basse frequenze stimoli la guarigione ossea, ma che migliori apparentemente anche la fase ossea del processo di guarigione, per lo meno sotto le nostre condizioni sperimentali.

L’influenza dei campi elettromagnetici sull’attività e il livello del fattore di crescita nervoso (NGF) dopo la recisione del nervo sciatico

Autoren:
F. M. Longo, T. Young, S. Hamilton, J. F. Hyde, J. Walker, L. Jennes, R. Stach and B. F. Sisken

Rivista: Journal of Neuroscience Research 55:230-237 (1999) (J. Neurosci. Res)

Le analisi testimoniano l’abbassamento del livello di attività compatibili con NGF e della proteina NGF in tutte le analisi eseguite durante le prime 72 ore dalla recisione dei nervi. (L’abbassamento del fattore di crescita nervoso stimola la rigenerazione).

Esperimenti che dimostrano come i campi elettromagnetici possano essere impiegati per trattare le malattie infiammatorie

Autoren:
G. NindI, W. X. Balcavage, D. N. Vesper, J. A. Swez, B. J. Wetzel, J. K. Chamberlain, M. T. Fox

Rivista: Biomed Sci Instrum 36 (3) 7-13 (2000)

I nostri risultati dimostrano un incremento della sintesi del DNA nelle cellule che sono state trattate contemporaneamente con i campi elettromagnetici ed Anti-CD3, se paragonate alle cellule esposte esclusivamente ad Anti-CD3.

Effetti di un campo elettromagnetico a bassissima frequenza sull’espressione dell’mRNA di Collagene tipo-1 e sulla sintesi della matrice extracellulare mediante osteoblasti di natura umana

Autoren:
K. Heermeler, M. Spanner, J. Trager, R. Gradinger, P. G. Strauss, W. Kraus und J. Schmidt

Rivista: Bioelectromagnetics 19:222-231 (1998)

L’incremento indotto mediante applicazione di campi elettromagnetici dell’espressione dell’mRNA di Collagene tipo-1 e della sintesi materiale della matrice di collagene, così com’è stato osservato nelle linee cellulari degli osteoblasti di natura umana HO-197 e MO-192, è paragonabile agli effetti di TGF-P e IGF-I. 

Gli effetti curativi del campo elettromagnetico

Autoren:
R. Lightwood

Riviste: Journal of Biomedicine II; Sept. (1989)

L’autore racconta della sua ampia e pluriennale esperienza con la terapia a campi elettromagnetici. Alcune delle sue osservazioni effettuate nel 1989, sono state nel frattempo consolidate con basi scientifiche.

Fusione dei corpi vertebrali nei problemi di ernia del disco della schiena: Decorso dei pazienti con e senza campi elettromagnetici ad impulsi

Autoren:
Richard A. Marks

Rivista: Advances in Therapy, 17; 2:March/April (2000)

L’impiego della stimolazione PEMF rafforza la formazione del ponte osseo nei casi di fusione dei corpi vertebrali lombari. La buona riuscita della fusione è il presupposto per un risultato clinico soddisfacente per paziente con sindrome lombalgica.

L’evoluzione della magnetoterapia: dalla medicina alternativa verso quella tradizionale

Autoren:
Carlos Valibona, Todd Richards

Rivista: Physical Medicin and Rehabilitation Clinic of North America, 10; 3(1999)

L’autore valuta lo stato della magnetoterapia, analizzando gli studi che rispettano gli standard della scienza medica. Quale criterio di qualità, sono state accettate esclusivamente ricerche registrate su Medilno. Si tratta della più grande banca dati medica al mondo ed è situata negli Stati Uniti d’America. Solo gli studi che sono stati sottoposti ad una revisione paritaria possono essere accolti nella banca dati.

Campi elettromagnetici e magneti

Autoren:
David H. Trock

Rivista: Rheumatic Disease Clinics of North America, 26; 1 (2000)

L’autore descrive lo sviluppo della terapia con PEMF (campo elettromagnetico ad impulsi), mediante la quale è stato possibile salvare in un ultimo tentativo disperato la gamba di un bambino di un anno dall’amputazione. Conseguentemente, la terapia PEMF è diventata lo standard nel trattamento di fratture ossee che non riescono a rimarginarsi, ricevendo nel 1979 l’autorizzazione della FDA.

Effetti antidolorifici dei campi elettromagnetici nelle pazienti con dolori cronici al bacino

Autoren:
G. Varcaccio-Garofalo, C. Carriero, M. R. Loizzo, S. Amoruso, P. Loizzi

Rivista: Clin Exp Obstet Gynecol, 22 (4):350-4 (1995)

Dall’analisi dei dati si evince, come gli effetti positivi del campo magnetico siano indipendenti dal presente stato psicosociale della paziente. Al contrario, la liberazione dai dolori ha risolto risp. alleviato altri problemi sussistenti, come l’ansietà, la somatizzazione dei dolori e la dispareunia.

Terapia elettrochimica per i dolori al bacino: gli effetti dei campi elettromagnetici ad impulsi (PEMF) sulle ferite del tessuto connettivo

Autoren:
W. A. Jorgensen, B. M. Frome, Ch. Wallach

Rivista: Eur J Surg Suppl 574:83-86 (1994)

18 su 20 pazienti con dolori ginecologici al bacino (89,5 %) sono state trattate con esito positivo e in un periodo di tempo particolarmente breve (15-30 min.) mediante l’impiego di impulsi elettromagnetici ad un’ampiezza alta e ad un’intensità mediamente molto bassa all’interno di un intervallo non termico.

Analisi preliminare del trattamento con campi elettromagnetici ad impulsi dell’emicrania

Autoren:
Richard A. Sherman, Linda Robson, Linda A. Marden

Rivista: Headache, 38; 208-213 (1998)

In seguito a diversi studi in doppio cieco è stato possibile rilevare come l’aumento dell’irrorazione sanguigna periferica si traduca nella riduzione degli attacchi di emicrania. Il risultato è ottenibile su certi pazienti mediante il metodo del biofeedback, a patto che questi apprendano la tecnica.

Campi elettromagnetici ad impulsi per il trattamento di fratture ossee

Autoren:
A. Sattar Syed, M. S. Islam, K. S. Rabbani, M. S. Talukder

Rivista: Bangladesh Med. Res. Counc. Bull. 25; (1), 6-10 (1999)

Degli iniziali 19 pazienti sono disponibili solo i dati dei 13 pazienti che hanno portato a termine il trattamento. 6 pazienti hanno interrotto prematuramente il trattamento, poiché erano già guariti.

Terapia con campi elettromagnetici ad impulsi nei casi di allentamento asettico di endoprotesi totale dell’anca: uno studio previsionale

Autoren:
K. Konrad, K. Sevcic, K. Földes, F. Piroska, E. Molnár

Rivista: Clinical Rheumatology, 15; No. 4, 325-328 (1996)

La diminuzione dei dolori e una maggiore mobilità dimostrano, come la PEMF costituisca un metodo valido nel trattamento di pazienti che manifestano l’allentamento dell’endoprotesi dell’anca.

Il trattamento conservativo della necrosi idiopatica della testa femorale

Autoren:
Roy K. Aaron, Dennis Lennox, Gail E. Bunce and Thea Ebert

Rivista: Clinical Orthopaedics and Related Research 62 (249) : 209-18, Dec (1989)

La frequenza, documentata mediante radiologia e test clinici della degenerazione dell’osteonecrosi della testa femorale, è stata diminuita in questo studio, grazie all’azione di alleviamento e all’applicazione di PEMF. La diminuzione è stata calcolata paragonando i risultati al decorso naturale presunto nel trattamento conservativo di un paziente durante un periodo di 2-3 anni. Il risultato clinico ottenuto mediante il trattamento con PEMF si è dimostrato migliore
rispetto ai risultati ottenuti con la decompressione, specialmente nei casi di anche con lesioni del grado II Ficat.

 

La magnetoterapia ad impulsi a bassa energia ed alta frequenza nel trattamento di traumi cervicali gravi

Autoren:
Darragh Foley-Nolan, Kieran Moore, Mary Codd, Ciaran Barry, Peter O'Connor and Robert J. Coughlan

Rivista: Scand J Rehab Med 24:51-59 (1992)

Dai risultati della qui presente ricerca e da quelle antecedenti si evince, che la PEMF a bassa energia ed alta frequenza, se applicata giornalmente per 8 ore, risulta essere un metodo efficace per il trattamento dei dolori cervicali acuti e persistenti.

Gli effetti dei campi elettromagnetici ad impulsi nel trattamento dell’osteoartrite delle ginocchia e delle vertebre cervicali

Autoren:
David H. Trock, Alfred Jay Bollet and Richard Markoll

Rivista: Journal of Rheumatology, 21; 1903-11 (1994)

Nel corso dello studio in doppio cieco è stato osservato un evidente effetto placebo; ciò è un elemento ricorrente tra le forme di trattamento inedite. Se paragonata alla terapia del dolore con farmaci, gli effetti delle PEMF sono ancora evidenti anche dopo 4 settimane dalla fine della terapia.

Studio in doppio cieco sugli effetti clinici nel trattamento di osteoartrite con campi elettromagnetici pulsanti

Autoren:
David H. Trock, Alfred Jay Bollet, Richard H. Dyer, Jr., L. Peter Fielding, W. Kenneth Miner and Richard Markoll

Rivista: The Journal of Rheumatology, 20:456-60,1993

Dalla riduzione del dolore e dalla migliorata funzione dell’articolazione si deduce, che i campi elettromagnetici pulsanti sono in grado di migliorare i sintomi manifestati dai pazienti con osteoartrite.

Studio in doppio cieco sugli effetti dei campi magnetici pulsanti sulla sclerosi multipla

Autoren:
T. L. Richards, M. S. Lappin, J. Acosta-Urquidi, G. H. Kraft, A. C. Heide, F. W. Lawrie, T. E. Merrill, G. B. Melton and C. A. Cunningham

Rivista:: The Journal of Alternative and Complementary Medicine Vol. 3, No 1, 21-29 (1997)

Mediante questo studio in doppio cieco controllato con placebo è stato possibile rilevare un effetto statisticamente rilevante del trattamento con PEMF (dispositivo a pulsi magnetici Anermed) sulle prestazioni dei pazienti e sul ritmo alfa EEG durante un test linguistico.

Relazione tra la distanza della bobina e della corteccia con l’età, la soglia motoria e l’effetto antidepressivo nella stimolazione magnetica transcranica ripetuta

Autoren:
F. Andrew Kozel, Ziad Nahas, Cart de Brux, Monica Molloy, Jeffrey P. Lorberbaum, Daryl Bohning, S. Craig Risch, Mark S. George

Rivista:: J Neuropsychiatry Gun Neurosci 12:3; 376-384 (2000)

Nonostante gli evidenti limiti dello studio, i dati rilevati offrono dei risultati interessanti. Si ritiene pertanto necessario proseguire le analisi, alternando le tecniche diagnostiche per immagini con una ripetuta stimolazione magnetica transcranica.